Ci sarebbe da domandarsi se ci si è accorti di come il processo di digitalizzazione abbia subito una forte accelerazione dall’avvento della pandemia e nonostante alcune presunte avversità: l’età media dei dipendenti pubblici che superano i 50 anni e con i nuovi dati che mostrano un nuovo incremento a partire dal 2017. Questa situazione, almeno in parte, si sta affrontando con la formazione del personale e le nuove assunzioni, entrambe valorizzando le competenze digitali come background da possedere. Un’altra criticità riguarda sempre i dipendenti pubblici che sono restii al cambiamento, e di conseguenza al digitale. Purtroppo, sembrerebbe non lo percepiscano come un’opportunità, piuttosto come un fastidio, un impegno al cambiamento non rientrante nelle proprie aspirazioni.
La digitalizzazione, però, non può arrestarsi, anzi con essa è possibile ottimizzare le risorse economiche, finanziarie e umane, poichè la conseguenza diretta della trasformazione delle attività, da analogiche a digitale, è proprio l’ottimizzazione del tempo impiegato dalle persone per svolgere un determinato lavoro e naturalmente con riguardo ai risultati ottenuti. Ciò è possibile perché, solo il tramite di un sistema digitale, può permettere di monitorare in tempo reale e adattare al meglio le attività allo scopo, con velocità, precisione ed accuratezza.
Avere persone e risorse ottimizzate consentirà di ripensare all’organizzazione in maniera sostanziale.
Grazie ai processi ottimizzati, si potrà mettere mano all’organizzazione della struttura recuperando risorse umane ed economiche da destinare alle aree del Comune con maggiori carenze, riportandole alla massima efficienza. Ne beneficeranno i dipendenti – che saranno messi nelle condizioni migliori per esprimere le loro capacità. Anche i cittadini cominceranno ad accorgersi di quanto un sistema organizzato risulti più efficiente: si potrà rispondere alle loro richieste con maggior velocità.
Più velocità di esecuzione
Quando i processi sono ben organizzati (e quindi digitalizzati) tutto il personale del Comune sa esattamente cosa fare in qualsiasi momento. Se ogni dipendente ha in mano una mappa con il percorso più breve da seguire per raggiungere l’obbiettivo (la risoluzione di un problema, il processo da seguire per il rilascio di un’autorizzazione, ecc.), non correrà il pericolo di perdersi. Se non si perderà non ci sarà il pericolo che arrivi a destinazione oltre il tempo previsto, o non ci arrivi proprio.
Quindi la “macchina” comunale, e più strettamente il servizio di polizia stradale nell’ambito dei rilievi dei sinistri stradali, acquisirà una maggior velocità:
• nell’esecuzione del lavoro quotidiano;
• nel rispondere alle richieste;
• nel prendere le decisioni.
Risparmiare tempo comporta, senza ombra di dubbio, anche un risparmio economico.
Il cambio di procedure, parliamo di trasformazione digitale dell’intero processo, dal rilievo del sinistro alla generazione del rapporto di incidente, permetterà di reinvestire le risorse risparmiate in:
• progetti impossibili da eseguire per mancanza di uomini e tempo;
• ampliamento dei servizi a disposizione dei cittadini;
• ottimizzazione dei processi per creare ancora maggior risparmio di risorse umane ed economiche;
• assunzione di nuovo personale che, nel frattempo, sarà più facile inserire e rendere autonomo grazie all’organizzazione dei processi che sono stati adottati: chiunque potrà rilevare un incidente senza necessità di apprendere le difficoltose leggi della trigonometria.
Si potrà così dare il via a un inesorabile processo di evoluzione della pubblica amministrazione, ed in particolare delle Settore Polizia Locale.
La trasformazione digitale opera senza dubbio un miglioramento della vita del dipendente pubblico che non deve più spendersi in attività manuali come quella delle misurazioni in campo e dei i propri cittadini.
Quale può essere l’effetto del cambiamento operativo sui cittadini, sui dipendenti e sugli amministratori?
I cittadini saranno sicuramente entusiasti di poter beneficiare dei servizi digitali messi a disposizione dal Comando di Polizia Locale. Non dovranno fare la fila, ad esempio, chiedendo permessi al datore di lavoro per ottenere una semplice copia rapporto di incidente stradale. Potranno, invece, interagire con l’amministrazione dalla propria postazione informatica così come fanno per ordinare qualsiasi cosa sul web. Nell’interazione con la PA, i cittadini vogliono e devono avere la possibilità di fare tutto stando seduti in poltrona con un tablet in mano: è per questo che saranno le loro pressioni a spingere la trasformazione digitale della PA, con buona pace di quei dipendenti pubblici che si ostinano ad evitare il cambiamento, perché potrà essere rallentato ma non fermato.
Non rimandare ancora, chiamaci per attuare il cambiamento come molti Comuni e Polizie Locali, italiane e non, hanno già fatto!